29 Novembre 2017

FAMI: bando per progetti di integrazione dei cittadini dei Paesi Terzi

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Il Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020 (FAMI) è un programma europeo che ha l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio. In questo quadro si inserisce il nuovo invito a presentare proposte "Integrazione dei cittadini dei Paesi terzi". La call si compone di 5 priorità con obiettivi e attività specifiche, con scadenza il 01/03/2018.  

Le 5 priorità

 

1. Aumentare la consapevolezza sul contributo dei cittadini migranti alle società europee

Promuovere una narrazione positiva della migrazione e raccontare il contributo che i cittadini dei paesi terzi possono avere nelle società europee è l'obiettivo principale di questo primo topic. Gli obiettivi previsti sono: supportare progetti di sensibilizzazione che sottolineino il contributo dei migranti, comunicare fatti reali sull'immigrazione e sull'integrazione, combattere gli stereotipi sui cittadini dei paesi terzi e contribuire a dargli spazio e voce nei dibattiti pubblici sul tema migrazione e integrazione. I progetti possono prevedere le seguenti attività (la lista non è esaustiva):
  • progetti nelle scuole, associazioni sportive e giovanili, che abbiano come focus i giovani
  • creazione di campagne audio-visive, anche distribuite su larga scala attraverso l’uso dei social media, in cui dare spazio a testimonianze ed esperienze sul tema migrazione e integrazione
  • formazione per i professionisti dei media sulla ricerca e la corretta comunicazione dei fatti sulla migrazione
  • campagne pubblicitarie da parte di autorità locali e regionali.
I progetti devono fornire chiarezza su ciò che riguarda la migrazione, colmando il gap di conoscenza che caratterizza alcuni segmenti dell’opinione pubblica europea, attraverso la costruzione di narrazioni basate su fatti e dati reali. Il budget disponibile è di 5.000.000 euro.  

2. Community bulding per l’integrazione a livello locale

L'integrazione dei cittadini dei paesi terzi avviene prima di tutto a livello locale. Gli scambi tra questi e i cittadini dei paesi ospitanti producono risultati positivi se promossi e incoraggiati fin dalle prime fasi attraverso attività culturali, sportive o di altro tipo. In questa fase il volontariato rappresenta un canale particolarmente efficace, è può essere previsto dai progetti presentati nell'ambito di questa priorità; a questo proposito è possibile creare sinergie anche con il "Corpo europeo di solidarietà". Gli obiettivi:
  • Supportare attività di community building finalizzate all'integrazione dei cittadini dei paesi terzi a livello locale
  • Promuovere scambi tra cittadini di paesi terzi e i cittadini delle comunità ospitanti
  • Costruire partenariati e collaborazioni tra i settori coinvolti nella promozione dell’integrazione nella comunità
I progetti possono includere le seguenti attività:
  • Scambi culturali per promuovere la cultura e i valori delle società ospitanti e la cultura dei paesi di origine
  • Attività di volontariato a supporto delle azioni di integrazione
  • Attività sportive, culturali ed educative
  • Attività di empowerment dei migranti per la partecipazione alla vita comunitaria
Il budget disponibile è di 5.000.000 euro.  

3. Assistenza pre-partenza e post-arrivo per l'integrazione delle persone bisognose di protezione internazionale che vengono reinsediate da un paese terzo

Il reinsediamento di cittadini di paesi terzi o apolidi è una delle vie offerte agli sfollati bisognosi di protezione internazionale per consentire loro di arrivare in UE legalmente e in sicurezza e ricevere protezione. Il successo o il fallimento di tale misura dipende in larga misura dall'integrazione delle persone reinsediate, molte delle quali sono sopravvissute a traumi o vivono condizioni di vulnerabilità a causa delle loro condizioni personali o del loro spostamento. Per consentire un'integrazione completa, efficiente e sostenibile delle persone reinsediate, le misure di integrazione nelle fasi pre e post arrivo dovrebbero essere collegate e coordinate, anche e soprattutto attraverso la collaborazione delle diverse parti interessate per affrontare e soddisfare le esigenze dei reinsediati. Questa priorità si pone i seguenti obiettivi:
  • Sostenere attività pre-partenza finalizzate a preparare alla nuova vita i cittadini dei paesi terzi
  • Supportare azioni all’arrivo che siano strettamente collegate con le attività pre-partenza
  • Promuovere attività di capacity building nelle comunità di accoglienza favorendo la collaborazione tra attori nazionali, regionali e locali (autorità pubbliche, ONG, organizzazioni di rifugiati, istituzioni religiose, municipalità, scuole, università e datori di lavoro).

I progetti possono sviluppare le seguenti azioni:

Attività pre-partenza: identificazione dei bisogni specifici delle persone rilocate, attività di informazione sui paesi di accoglienza e sulla gestione delle aspettative, corsi di lingua, accompagnamento nel processo di rilocazione, attività informative sulla legislazione della società ospitante, sulle norme culturali e sociali, sui diritti e le responsabilità, workshop sulla convivenza in ambienti multiculturali e interreligiosi, accompagnamento nell'accesso ai servizi e alla gestione del denaro, valutazione delle competenze per accedere al mercato del lavoro Attività all’arrivo: corsi di lingua, formazione professionale, servizi di counselling, azioni per favorire la partecipazione attiva dei cittadini di Paesi terzi nella società di accoglienza, azioni per favorire il contatto con associazione di rifugiati, formazione agli operatori del settore (professionisti e volontari). Attività per preparare le società di accoglienza all'arrivo delle persone rilocate: identificazione dei bisogni specifici delle persone rilocate, preparazione e supporto agli enti amministrativi coinvolti (scuole, enti locali), predisposizione degli alloggi, orientamento socio-culturale, workshop sulla convivenza in un’ambiente interculturale e interreligioso, scambi tra le persone rilocate e le comunità locali (attività culturali, volontariato), attività di volontariato per le persone rilocate per favorire il contatto con le comunità locali Il budget previsto è di 3.430.000 euro.  

4. Promuovere una rapida integrazione dei cittadini di paesi terzi sul mercato del lavoro attraverso una cooperazione rafforzata e la mobilitazione di datori di lavoro, partner sociali ed economici

L'integrazione nel mercato del lavoro deve vedere un coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, al fine di creare le condizioni per un'integrazione rapida ed efficace dei cittadini di paesi terzi nel mercato del lavoro. Il ruolo dei partner economici e sociali e dei datori di lavoro pubblici e privati svolge quindi un ruolo fondamentale. Obiettivi:
  • Promuovere un'integrazione nel mondo del lavoro rapida e effettiva dei cittadini dei paesi terzi attraverso partenariati transnazionali con tutti gli attori coinvolti (in particolare le parti sociali e economiche, i datori di lavoro, i servizi per l’impiego pubblici e privati, le autorità locali e nazionali) per lo sviluppo di strumenti e metodologie, attività di capacity building e scambi di buone pratiche.
  • Aumentare la consapevolezza sulle condizioni necessarie per l’integrazione nel mercato dellavoro dei cittadini dei Paesi terzi, e sui benefici derivanti, e mobilitare i datori di lavoro a giocare un ruolo fondamentale in questo processo.
I progetti possono sviluppare le seguenti azioni:
  1. Sviluppo di misure e schemi per facilitare l’integrazione nel mercato del lavoro dei cittadini di paesi terzi attraverso: promozione dell’EU Skills Profile Tool, verifica delle competenze per fornire opportunità formative su misura, programmi di mentoring per supportarel'integrazione nel luogo di lavoro e lo sviluppo delle competenze, attività formative, attività informative sui diritti e le responsabilità relative all’entrata nel mondo del lavoro, azioni di supporto ai datori di lavoro nel processo di assunzione di cittadini di paesi terzi, supporto ai formatori nell'adattare i programmi ai bisogni dei rifugiati e migranti, supporto nella fase post-assunzione per assicurare la sostenibilità dell’occupazione, attività di promozione della diversità e della non discriminazione sul posto di lavoro.
  2. Scambi di buone pratiche e metodologie e attività di capacity building relative all’integrazione dei cittadini dei paesi terzi nel mondo del lavoro tra: datori di lavoro, organizzazioni di datori di lavoro, camere di commercio, imprese, sindacati e associazioni di migranti.
Il budget disponibile è di 8.000.000 euro.  

5. Integrazione delle vittime della tratta di esseri umani

La crisi migratoria è stata sfruttata dalle reti criminali coinvolte nella tratta di esseri umani per colpire gli individui più vulnerabili, in particolare donne e bambini. In questo contesto, vi è la chiara necessità di sostenere l'integrazione delle vittime di tratta. Il bando vuole sostenere progetti che:
  • Migliorino la situazione dei cittadini di Paesi terzi vittime della tratta di esseri umani o dimostrino come le azioni nazionali o internazionali contribuiscono a tale miglioramento
  • Costruiscano reti internazionali per assistere e supportare le vittime e la loro integrazione
  • Condividano e scambino esperienze e informazioni per l’integrazione delle vittime del traffico di esseri umani in collaborazione con le autorità e le organizzazioni della società civile
  • Sviluppino approcci pratici, strumenti e linee guida.
I progetti possono sviluppare le seguenti azioni:
  1. Azioni di assistenza e supporto alle vittime della tratta degli esseri umani, in particolare verso donne e bambini, assistenza medica e legale, supporto psicologico e predisposizione di alloggi.
  2. Azioni per l’integrazione che tengano in considerazione la prospettiva e le esigenze delle vittime, in particolare attività educative e formative.
Il budget disponibile è di 3.570.000 euro.  

Chi può partecipare

Con riferimento alle prime 4 priorità possono partecipare enti pubblici (autorità locali, servizi pubblici per l’impiego, servizi giovanili e istituzioni educative), organizzazioni non profit con sede in un Paese partecipante al programma e organizzazioni internazionali. I progetti presentati devono prevedere un partenariato composto da 3 organizzazioni di 2 paesi differenti. Gli enti profit possono partecipare in qualità di partner nei progetti delle priorità 1-2-4, e la loro partecipazione deve essere a titolo gratuito. Per l'ultima priorità possono partecipare enti pubblici (autorità locali, servizi pubblici per l’impiego, servizi giovanili e istituzioni educative) e organizzazioni non profit con sede in un Paese partecipante al programma ed i progetti presentati devono prevedere un partenariato di 2 organizzazioni di 2 paesi differenti. I progetti proposti potranno essere cofinanziati fino al 90% dei costi totali ammissibili. La sovvenzione richiesta deve essere compresa tra 450mila e 1milione di euro per i progetti relativi alle prime quattro priorità, tra 200mila e 500mila euro per i progetti della priorità 5. La scadenza per presentare proposte è il1° marzo 2018.  
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