Siglato un
accordo triennale di collaborazione tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) e il Gruppo Intesa San Paolo, che stanzia 5 miliardi di euro a sostegno degli investimenti del settore turistico italiano.
Turismo: un settore in crescita
In linea con il contesto internazionale, che vede il
settore turistico in netta crescita, anche l'Italia registra un trend positivo negli ultimi anni.
Come individuato dal Piano Strategico del Turismo 2017-2022, il 2015 è stato l'anno in cui si è avuto un' incremento del 3% degli arrivi complessivi sul territorio nazionale rispetto al 2014, e dell'11% rispetto al 2011.
Secondo le stime dell' UNWTO (United Nations World Tourism Organization) si prevede, per il
triennio 2016-2019, una crescita di oltre il 3% degli arrivi in Italia. La domanda turistica internazionale si presenterà in forte crescita e ciò rende quindi necessario che il Paese si doti di strumenti per agganciare il trend e
creare un vantaggio competitivo del sistema turistico. Creare un vantaggio competitivo significa ristrutturare ed ammodernare le strutture ricettive, incrementare la qualità dell’accoglienza e della formazione degli operatori, nonché migliorare la raggiungibilità delle destinazioni. Questo attraverso
processi di innovazione e digitalizzazione, soprattutto facendo proprio il modello di
Impresa 4.0. Le linee guida del Governo
Il turismo torna al centro delle politiche nazionali attraverso
azioni di medio-lungo periodo capaci di cogliere le opportunità per la crescita, potenziando le attrazioni culturali, artistiche, storiche e paesaggistiche che l’Italia ha la potenzialità di offrire. Con il
Piano Strategico del Turismo 2017-2022 il Governo ha infatti individuato le linee guida strategiche per lo sviluppo del settore:
- innovazione tecnologica e organizzativa
- valorizzazione delle competenze
- qualità dei servizi
- rilancio e consolidamento della filiera allargata del turismo fino a cultura ed enogastronomia.
Muoversi su queste linee guida, per le molte micro e piccole imprese che contraddistinguono l’offerta turistica italiana, non è semplice. Un' indagine condotta recentemente da Intesa Sanpaolo su un campione di imprese turistiche nazionali individua nella
questione dimensionale il principale freno agli investimenti. Occorre dunque implementare strumenti che favoriscano forme di integrazione fra le imprese, sviluppo di modelli reticolari di offerta ricettiva, riposizionamento all'interno delle dinamiche internazionali delle filiere, e facilitino sia la promozione di innovazione, digitalizzazione e creatività, sia il rafforzamento organizzativo e culturale del sistema imprenditoriale.
L'accordo tra Intesa Sanpaolo e il MIBACT
Ed è in questo quadro che si inserisce Intesa Sanpaolo, che stanzia un plafond di 5 miliardi di euro per il turismo, individuando con il MIBACT le linee di azione per le imprese del settore turistico e culturale. L’obiettivo è
sostenere le linee di credito degli operatori del settore per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori. Le principali leve di azione per un turismo 4.0
L'accordo individua 4 principali leve di azione:
- Individuazione di strumenti per estendere al settore del turismo le opportunità offerte dal Piano Impresa 4.0, in particolare per rendere ammissibili ai benefici del superammortamento e dell’iperammortamento anche i progetti di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici destinati al turismo e alla cultura;
- Valorizzazione del settore turistico nelle valutazioni di merito creditizio. Oltre al tema della coerenza dei singoli progetti con le priorità previste dal Piano Strategico del Turismo e dai Piani attuativi annuali, verrà riservata un’attenzione particolare alle formule di aggregazione, come strutture diffuse e filiere orizzontali. Verranno inoltre valorizzati elementi intangibili quali: qualità del management, formazione, utilizzo di canali internet di vendita o di metriche basate sui giudizi espressi dalla clientela.
- Iniziative di sostegno mediatico e culturale. Organizzazione di eventi ad alta attrattività mediatica, volti a “raccontare l’Italia e il suo territorio”, passando dall'approccio di viaggio tradizionale a quello esperienziale. Attivabili anche iniziative trasversali per cogliere al meglio le opportunità offerte dall’Art bonus (art.1 del D.L. 31.5.2014, n. 83, "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", è stato introdotto un credito d'imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale.)
- Iniziative formative finalizzate a sviluppare percorsi di crescita professionale e manageriale. Inoltre, Intesa Sanpaolo renderà disponibili metodologie e contenuti formativi adottati al proprio interno, fruibili anche in modalità e-learning personalizzabile. Offrirà assistenza per la ricerca e l’utilizzo di fondi per la formazione continua, anche con forme di prestito d'onore per consentire la formazione degli studenti.
Il sistema turistico italiano vale 185 miliardi di euro con un peso dell’11,8% del Pil e del 12,8% sull’occupazione, ed ha bisogno di
investire di più in innovazione per far crescere le sue imprese. Iniziative come quella di Intesa Sanpaolo, rappresentano un ottimo segnale e un supporto decisivo per accelerare le politiche nazionali di sostegno al settore. “Importantissimo che Intesa Sanpaolo sostenga in modo così forte gli investimenti nel settore del turismo, il settore che più di tutti sta contribuendo alla crescita del Pil e che ha potenzialità di crescita nei prossimi anni”, commenta il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo,
Dario Franceschini.
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