La Legge Cinema n. 220 del 14 novembre 2016 ha istituito il Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel settore cinematografico. E’ ora in Gazzetta Ufficiale il decreto che ne regola le modalità di gestione. Con una dotazione finanziaria di 400 milioni l’anno, il Fondo si occuperà di gestire incentivi fiscali, contributi automatici, contributi selettivi, contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva. Come funziona il Fondo?
La nuova Legge Cinema ha come obiettivo principale quello di
attivare un meccanismo virtuoso di autofinanziamento della filiera produttiva, che fa scomparire l’attuale incertezza annuale sui finanziamenti destinati al cinema. Il fondo, infatti, è alimentato, sul modello francese, direttamente dagli introiti erariali derivanti dalle attività di programmazione e trasmissione televisiva, distribuzione e proiezione cinematografica, erogazione di servizi di accesso a internet da parte di imprese telefoniche e di telecomunicazione. A partire dal 2017, l’11% delle imposte Ires e Iva versate in questi settori costituirà la base di calcolo delle risorse statali destinate a finanziare cinema e audiovisivo, che comunque non potranno mai scendere sotto i 400 milioni di euro annui.
Quali strumenti utilizza?
- Incentivi fiscali sotto forma di credito d'imposta destinati a: imprese di produzione, di distribuzione cinematografica, dell'esercizio cinematografico per il potenziamento dell'offerta cinematografica italiana ed europea, per l'attrazione in Italia di investimenti cinematografici ed audiovisivi e per le imprese non appartenenti al settore della produzione cinematografica e audiovisiva associate in partecipazione.
- Contributi automatici per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione delle opere cinematografiche e audiovisive. La nuova Legge Cinema abolisce le commissioni ministeriali per l’attribuzione dei finanziamenti in base al cosiddetto “interesse culturale” e introduce un sistema di incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana. I contributi automatici saranno riconosciuti per opere già realizzate o distribuite, in base ai risultati economici, culturali e artistici conseguiti (riconoscimenti, successo in sala, etc.).
- Contributi selettivi. Fino al 18% del nuovo Fondo Cinema sarà dedicato ogni anno al sostegno di opere prime e seconde, opere di giovani autori, start-up, piccole sale, opere di particolare qualità artistica realizzate anche da imprese non titolari di una posizione contabile presso il Mibact.
- Contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva, finalizzate all'internazionalizzazione del settore, a valorizzare l'immagine dell'Italia, allo sviluppo della cultura cinematografica, etc.
Il Fondo è, inoltre, destinato a finanziare il Piano straordinario per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali, con lo scopo di riattivare sale cinematografiche chiuse o dismesse, realizzare nuove sale, trasformare e ristrutturare quelle esistenti. Il Piano straordinario per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo prevede contributi a fondo perduto e/o finanziamenti agevolati per le imprese di post-produzione italiane, comprese le cineteche, in proporzione al volume dei materiali digitalizzati. Le risorse del Fondo saranno ripartite annualmente con decreto del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, sentito il Consiglio superiore per il cinema e l'audiovisivo, da adottare entro il 31 gennaio di ogni anno. In sede di prima applicazione, il decreto Mibact di ripartizione delle risorse 2017 dovrà essere adottato entro 30 giorni dalla pubblicazione del DPCM in Gazzetta ufficiale. Eventuali risorse non utilizzate nel corso dell'anno saranno riassegnate al Fondo per il finanziamento delle agevolazioni negli anni successivi.
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