Si rivolgono agli enti no-profit le nuove calls lanciate dalla Commissione Europea per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi e contro la violenza di genere nell’ambito dei programmi di sostegno ai migranti e ai diritti umani. Scade il 28 febbraio 2017 il nuovo bando del Fondo Asilo, migrazione e integrazione, rivolto ad enti pubblici e privati no-profit per il sostegno di progetti transnazionali finalizzati all’integrazione di cittadini di Paesi terzi. I progetti devono essere presentati da un partenariato costituito da almeno 3 organismi ammissibili stabiliti in almeno 2 diversi Stati UE (esclusa la Danimarca che non partecipa al fondo). Gli enti a scopo di lucro possono partecipare ai progetti unicamente in qualità di co-applicant (non possono cioè essere coordinatori di progetto) e la loro partecipazione deve essere rigorosamente senza fine di lucro. Le attività progettuali devono riguardare una delle aree di intervento previste dal bando. La prima ha l’obiettivo di promuovere la partecipazione attiva dei cittadini di Paesi terzi nella società di accoglienza attraverso azioni innovative di empowerment, capacity building, sensibilizzazione, mentoring, misure e programmi di gestione della diversità, nonché azioni di promozione e condivisione di best practices e approcci di successo. La seconda linea di intervento prevede azioni di sostegno pre-partenza e post-arrivo per le persone bisognose di protezione internazionale che vengono ricollocate all’interno dell’UE o reinsediate da un Paese terzo. La misura si rivolge anche allo sviluppo di capacità nelle comunità di accoglienza, in particolare attraverso attività di formazione rivolte a fornitori di servizi e potenziali datori di lavoro. In questo ambito, le attività pre-partenza dovranno includere, a titolo esemplificativo e non esaustivo: formazione linguistica, orientamento, formazione giuridica relativa al Paese di accoglienza, rientamento all’accesso ai servizi. Le attività da realizzare dopo l’arrivo possono riguardare la formazione linguistica, l’orientamento socio-culturale, conoscenza dei diritti, formazione sulle competenze. Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto e sarà compreso tra € 450.000 e € 750.000. Per maggiori informazioni, è possibile consultare la pagina web dedicata al
bando. Nell’ambito del Programma
Rights, equality and citizenship 2014-2020 è stato pubblicato il bando Progetto pilota “
Europa delle diversità”, dedicato a promuovere, soprattutto a livello locale e regionale, il motto adottato dall’Unione europea “Unita nella diversità”. Nello specifico, il bando intende dare la possibilità ai cittadini dell'UE che vivono in regioni caratterizzate da multiculturalismo e multilinguismo, o in cui sono presenti minoranze marginalizzate o discriminate, di comprendere più a fondo la cultura, la lingua e l’identità reciproca. Con uno stanziamento complessivo pari a 1.000.000 euro, il bando punta a finanziare conferenze e seminari volti a promuovere la comprensione delle diversità a livello locale e regionale e lo scambio di buone pratiche sulla lotta alla discriminazione. I soggetti ammessi a presentare proposte sono enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi UE, nonché organizzazioni internazionali. Se l'applicant di progetto è un’organizzazione privata, deve essere di natura no-profit. I progetti proposti possono avere carattere transnazionale o nazionale; se nazionali, devono però produrre risultati con valore aggiunto europeo, e in ogni caso devono coinvolgere almeno 2 partner (compreso l'applicant di progetto). È prevista una quota di co-finanziamento fino all’80% del budget di progetto, il quale non dovrà essere inferiore a 75.000 e, preferibilmente, compreso tra 150.000 euro e 250.000 euro. La scadenza per la presentazione delle proposte progettuali è fissata alle 17:00 del 28 Febbraio 2017. Le informazioni e la documentazione relative al bando sono reperibili sul
Participant Portal. Violenza di genere e sensibilizzazione dei giovani su questo tema sono il focus principale di due nuove calls pubblicate nell’ambito del Programma Rights, Equality and Citizenship. La prima, con scadenza l’ 8/03/2017, riguarda azioni volte ad educare e sensibilizzare gli adolescenti riguardo la violenza di genere come modo di prevenzione precoce. Il bando finanzia progetti transnazionali riguardanti una o più delle seguenti attività: - Attività di educazione e sensibilizzazione quali campagne, manifestazioni, workshop; - Capacity-building e formazione per i professionisti e i volontari che sono a contatto con ragazzi e ragazze (insegnanti, psicologi scolastici, allenatori sportivi, etc.) Le attività possono essere realizzate in contesti di educazione formale e non formale o in altri contesti. Sono particolarmente incoraggiate campagne multi-componente, capaci di combinare diversi metodi di sensibilizzazione e di educazione. I progetti devono coinvolgere almeno 2 organismi di 2 diversi Paesi ammissibili. Possono accedere ai finanziamenti enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Islanda. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali. Le organizzazioni a scopo di lucro possono partecipare ai progetti unicamente in partnership con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro. Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non deve essere inferiore a 75.000 euro. Le informazioni e la documentazione relative al bando sono reperibili sul
Participant Portal Il secondo bando riguarda azioni volte a promuovere l’accesso alla giustizia e sostenere le vittime della violenza di genere e il trattamento dei colpevoli Obiettivo della call è quello di contribuire a proteggere e ad assistere le vittime della violenza di genere, a favorire l’applicazione della normativa europea a supporto delle vittime (Direttive 2012/29/UE e 2011/99/UE e Regolamento 606/2013) e il trattamento dei colpevoli di tale violenza. Il bando finanzia progetti transnazionali riguardanti una o più delle seguenti misure: - capacity building e formazione dei professionisti, in particolare del personale che fornisce assistenza specializzata alle vittime (ad es. attraverso strutture di accoglienza o altre forme di alloggio alternativo sicuro, consulenza legale, counselling medico e psicologico, linee telefoniche dedicate o altri servizi essenziali per le vittime e le loro famiglie) o che si occupa del trattamento dei colpevoli; - capacity building e formazione in merito alle questioni di genere e alle questioni riguardanti i minori, in particolare per gli operatori di primo contatto con le vittime di violenza (polizia, insegnanti, personale medico, operatori di linee telefoniche..), in modo che possano soddisfare maggiormente le esigenze specifiche delle vittime vulnerabili e indirizzarle a servizi di supporto più specialistici; - programmi di sostegno specifici rivolti in particolare a gruppi più vulnerabili di vittime della violenza di genere, quali rifugiati e migranti, persone con disabilità, Rom, persone appartenenti a minoranze nazionali, etniche o religiose, LGBTI, donne anziane e donne senza fissa dimora; - misure nell’ambito del sostegno alle vittime e del trattamento dei colpevoli, quali apprendimento reciproco, individuazione e scambio di buone pratiche, sviluppo di metodi di lavoro trasferibili ad altri Paesi; - attività di sensibilizzazione, formazione e condivisione di best practice fra i professionisti e/o i servizi di assistenza riguardo ai diritti e alla protezione delle vittime, al sostegno disponibile e a metodi innovativi di protezione (ad esempio attraverso l'uso delle nuove tecnologie). Possono partecipare al bando enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Islanda. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali. Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non deve essere inferiore a 75.000 euro. I progetti devono coinvolgere almeno 2 organismi di 2 diversi Paesi ammissibili. Le organizzazioni a scopo di lucro possono partecipare ai progetti unicamente in partnership con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro. Le informazioni e la documentazione relative al bando sono reperibili sul
Participant Portal. Se sei interessato a presentare una proposta progettuale nell'ambito dei programmi europei FAMI e REC, ti segnaliamo il corso tematico "
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La Redazione di Prodos Academy