E' stata presentata, il 2 maggio 2019, dalla Commissione europea la proposta del bilancio UE 2021-2027: il primo bilancio di un'Europa a 27 Stati.
Alla Brexit e l'instabilità che l'Europa si trova a fronteggiare la Commissione europea risponde con un messaggio chiaro: un'Europa unita, più forte e democratica ha bisogno di un budget nuovo e moderno.
Il nuovo bilancio a lungo termine impegna 1.135 miliardi di euro (1.279 miliardi tenendo conto dell'inflazione attesa), contro i 1.087 miliardi stanziati per il periodo in corso, e che sono pari all'1,11 % del reddito nazionale lordo dell'Unione a 27 Stati.
«Il nuovo bilancio rappresenta l'occasione per plasmare una nuova, ambiziosa Unione a 27, con al centro il vincolo della solidarietà.»
Jean-Claude Juncker
La proposta di bilancio e la revisione di alcuni dei programmi europei si basa, ed ha tenuto conto, di alcuni principi e priorità:
I principali programmi di finanziamento UE 2021-2027
Un'interessante innovazione prevista dal bilancio proposto è il rafforzamento del legame tra i finanziamenti UE e lo Stato di diritto.
La Commissione propone un regolamento per cui è possibile, su raccomandazione della Commissione stessa, di sospendere, ridurre o restringere l'accesso ai finanziamenti dell'UE in modo proporzionale alla natura, alla gravità e alla portata delle carenze relative allo Stato di diritto. Tale decisione sarebbe poi adottata dal Consiglio con votazione a maggioranza.
La nuova struttura del futuro quadro finanziario pluriennale prevede l'organizzazione dei programmi intorno alle priorità di spesa tematiche.
All'interno di ciascuna priorità i programmi saranno raggruppati in gruppi di politiche, che si rifletteranno nei titoli del bilancio annuale.
Ciò fornirà una maggiore chiarezza su come i programmi contribuiscono agli obiettivi della politica:
La Commissione ha proposto l'aumento dei finanziamenti in alcuni settori chiave, tra cui:
L'aumento del budget in alcuni settori prioritari ha comportato un risparmio in alcune delle politiche e programmi europei.
Infatti la Commissione ha proposto una riduzione della dotazione di bilancio per la politica agricola comune (PAC) e la politica di coesione, ridotte rispettivamente del 5% e del 7%.
Nonostante tale diminuzione del budget la modernizzazione di queste politiche consentirà loro di continuare di perseguire il raggiungimento degli obiettivi fissati, contribuendo anche alle nuove priorità.
Ad esempio, la politica di coesione avrà un ruolo sempre più importante da svolgere nel sostenere l'avanzamento delle riforme strutturali e l'integrazione dei migranti.
La decisione sul futuro bilancio a lungo termine dell'UE spetterà poi al Consiglio, che delibererà all'unanimità, previa approvazione del Parlamento europeo.
I negoziati hanno la massima priorità e un accordo dovrebbe essere raggiunto prima delle elezioni del Parlamento europeo e del vertice di Sibiu del 9 maggio 2019.
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