14 Settembre 2017

Pacchetto sugli scambi commerciali: la Commissione europea propone un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti

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Il 13 settembre, nel discorso annuale sullo stato dell'Unione, il Presidente Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "Lo ripeto una volta per tutte: il nostro sostegno al libero scambio è tutt'altro che ingenuo. L'Europa deve sempre difendere i suoi interessi strategici. È per questo che oggi proponiamo un nuovo quadro dell'UE per il controllo degli investimenti. Se società estere di proprietà statale intendono acquistare un porto europeo, parte di una nostra infrastruttura energetica o un'azienda del settore delle tecnologie di difesa, dovrebbero poterlo fare solo in modo trasparente, a seguito di un controllo e di un dibattito. È nostra responsabilità politica sapere cosa succede a casa nostra per poter proteggere, se necessario, la nostra sicurezza collettiva." La Commissione europea ha presentato oggi alcune proposte per la creazione di un quadro europeo per il controllo degli investimenti esteri diretti nell'Unione. In parallelo avvierà un'analisi dettagliata dei flussi di investimenti esteri diretti nell'UE e istituirà con gli Stati membri un gruppo di coordinamento finalizzato a individuare problematiche e soluzioni strategiche comuni nel settore. La Commissione propone un nuovo quadro giuridico che consente all'Europa di proteggere i suoi interessi fondamentali e che comprende: - un quadro europeo che consenta agli Stati membri di controllare gli investimenti esteri diretti per motivi di sicurezza o di ordine pubblico, comprendente obblighi di trasparenza, la regola della parità di trattamento tra investimenti esteri di origine diversa e l'obbligo di garantire possibilità di ricorso idonee in relazione alle decisioni adottate nell'ambito di tali meccanismi di riesame; - un meccanismo di cooperazione tra Stati membri e Commissione, che può essere attivato qualora uno specifico investimento estero in uno o più Stati membri possa mettere a rischio la sicurezza o l'ordine pubblico di altri Stati membri; - il controllo della Commissione europea per motivi di sicurezza o di ordine pubblico nei casi in cui gli investimenti esteri diretti negli Stati membri possano incidere su progetti o programmi di interesse per l'Unione, quali i progetti e i programmi nei settori della ricerca (Orizzonte 2020), dello spazio (Galileo), dei trasporti (reti transeuropee dei trasporti, TEN-T), dell'energia (TEN-E) e delle telecomunicazioni. [su_button url="http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-3183_it.htm" target="blank" style="flat" background="#014e9c " size="5" center="yes" radius="0"]Maggiori Informazioni[/su_button]