PROGETTAZIONE  - 
12 Ottobre 2020

Il partenariato in un progetto europeo

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Quando si parla di progetti europei vi sono almeno 6 diversi attori da tenere in considerazione sia in fase di progettazione che in fase di implementazione. Questi 6 attori sono organizzati in 2 categorie: attori esterni e attori interni

ESTERNI: Sono gli stakeholder, ovvero i soggetti che sono esterni al progetto, ma con i quali il progetto dovrà interagire, e i consulenti, cioè coloro che redigono le proposte.

INTERNI: Per quanto riguarda, invece, il gruppo degli interni, troviamo i partner, ossia le organizzazioni che portano avanti le attività di progetto, i subcontraenti e i beneficiari. I partner si dividono in 2 tipilead partner e partner, da un lato, e gli associate, dall'altro. Questi ultimi sono le associazioni/imprese che hanno un alto valore scientifico e che svolgono delle azioni puntuali in attività di progetto senza però percepire alcun tipo di sovvenzione. I subcontraenti sono, invece, i fornitori di quei servizi che i partner non hanno le competenze o le risorse per realizzare. Infine, i beneficiari sono i destinatari diretti del progetto (talvolta per beneficiari si intendono anche le organizzazioni del partenariato che hanno ottenuto il finanziamento).

 

Perché è importante la composizione del partenariato?

In primis perché, la maggior parte delle volte, è un criterio di ammissibilità e di selezione, nel senso che il partenariato deve avere un numero minimo di organizzazioni, le quali devono provenire da un tot di paesi membri diversi e devono avere esperienza nel settore di attività assegnato loro all'interno del piano di lavoro del progetto.

Inoltre, la costruzione del partenariato non può prescindere dall'analisi della capacità finanziaria e gestionale dei partner; ciò significa che se la nostra organizzazione ha un bilancio di 200.000 euro, non possiamo permetterci di presentare un progetto da 1 mln di euro.

Infine, ricordiamoci che il lead partner ha una serie di responsabilità che implicano una buona dose di esperienza nel campo della progettazione, perciò se siamo alle prime armi nel settore dei fondi comunitari cominciamo a partecipare come partner e prendiamo il comando della gestione solo una volta acquisita maggior sicurezza.

Il numero minimo di partner è sempre indicato nel bando tra i criteri di ammissibilità, mentre il numero massimo potrebbe non essere precisato. In questo caso è falso pensare che più ampio è il partenariato, migliore sarà la valutazione, perché la gestione diventa molto complicata.

E' utile tenere a mente che in alcuni programmi di finanziamento, il contributo della sovvenzione per la categoria di spesa del management non può superare i 2.750 euro al mese, il che significa che se per il management il lead partner percepisce 500 euro al mese  e ciascuno dei partner ne percepisce 250, il partenariato non può superare i 10 elementi.

Ora che sappiamo tutto sul partenariato occorre trovare i partner perfetti per sviluppare la nostra idea di progetto.

 

Come e dove cercare i partner di un progetto europeo?

I social network e in particolare LinkedIn, sono molto gettonati e si trovano numerosi Working Group che hanno come unico scopo quello di costruire partenariati. Anche i compendia di progetti vincitori, presenti nei siti dei vari programmi di finanziamento (es. Erasmus+ project results), possono essere utili perché riportano il nome e il contatto di tutte le organizzazioni che hanno vinto un progetto in quello specifico programma (portali verticali).

Esistono anche portali "orizzontali", non relativi a un programma di finanziamento specifico, dove è possibile registrare la propria organizzazione e trovare contatti utili.

Non vanno dimenticate, infine, le opportunità offline, come gli Info Day e più in generale gli eventi per gli attori della progettazione europea. In ogni caso, qualsiasi sia il modo in cui troveremo i nostri partner, ricordiamoci che una buona partnership non si inventa, ma è il risultato di contatti aziendali e personali, e va mantenuta attraverso comunicazione trasparente e costante, condivisione di know-how e conoscenza, confronto e supporto reciproco.

 

Vedi anche le altre risorse didattiche: