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27 Settembre 2023

PNRR, tutte le novità: via libera alla terza rata

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Cosa sta succedendo in Italia e a che punto è arrivato il PNRR? Già da luglio si sono registrati progressi significativi nell’attuazione del Piano: è arrivato infatti, l’ok dalla Commissione Ue per la terza rata da 18,5 miliardi, ma non solo, sono state anche approvate le modifiche proposte da Roma per la quarta rata.

Il pagamento della terza richiesta di pagamento dimostrano progressi significativi e coprono, insieme alla quarta rata, importanti riforme trasformative ad ampio raggio: dall'efficienza energetica alle strutture per l'infanzia, dallo sviluppo industriale al trasporto sostenibile, fino al mercato del lavoro e ad altri ambiti di interesse.

PNRR e transizione digitale

Un'opportunità per la transizione digitale, l'arrivo della terza rata, che secondo il Ministro per l’attuazione del PNRR Raffaele Fitto dovrebbe arrivare a breve, a inizio ottobre. Investire nel settore del digitale vuol dire anche lavorare per superare il divario tra Nord e Sud, uno degli obiettivi del Piano. Il PNRR, infatti, ha stanziato sulla digitalizzazione un importo notevole per l’Italia, il più alto a livello europeo. L'utilizzo di queste risorse, messe a disposizione in grande quantità, deve essere un grande beneficio per i cittadini, per il sistema imprenditoriale e per il funzionamento dei servizi del Paese.

La richiesta delle imprese italiane

Nell'ambito di queste novità relative alla terza e quarta rata, la richiesta delle imprese è sempre quella di tutelare la filiera italiana. Circa un terzo della spesa pubblica è al momento concentrato nelle mani degli operatori a capitale straniero; questo penalizza le piccole e medie imprese alle quali vengono affidati per la maggior parte contratti di sub-fornitura su attività marginali: un grande limite per il loro sviluppo e per la capacità di attrarre nuovo personale.

Esito positivo anche per la quarta rata

Superato l’ostacolo che bloccava la terza rata, e dopo esser stati approvati i 54 traguardi e obiettivi ad essa collegata, il Governo ha anche ufficializzato la notizia di aver presentato la proposta di modifica dei 10 obiettivi PNRR legati alla quarta rata. Tra i dieci motivi: asili nido, ferrovie, satelliti, colonnine di ricarica, ecobonus, povertà educativa del Mezzogiorno e terzo settore, creazione di imprese femminili.

La proposta ha ottenuto esito positivo già il 28 luglio da parte della Commissione europea e successivamente del Consiglio. Alla luce di questo esito, il 22 settembre l’Italia ha avanzato alla Commissione Ue la richiesta di accedere ai fondi che ammonterebbero a 16,5 miliardi di euro. In particolare, la quarta tranche riguarda 21 tappe fondamentali e sette obiettivi che coprono diverse riforme nei settori dell’inclusione sociale, appalti pubblici, ma anche follow-up per procedere con l’attuazione di norme già adottate in materia di giustizia e diritto pubblico.