17 Maggio 2017

Pilastro europeo dei diritti sociali: il ruolo dei fondi europei

Condividi su
b08fa865-e111-4ce2-a7e3-be4392f84b8c.large_.jpeg
Lo scorso 26 aprile, la Commissione europea ha presentato il Pilastro europeo dei diritti sociali per la costruzione di un’Unione europea più inclusiva ed equa, che è stato proclamato il 17 novembre a Goteborg, in Svezia. Predisposto sotto la guida del Vicepresidente Dombrovskis e della Commissaria Thyssen, in stretta consultazione con le parti sociali e i soggetti interessati a tutti i livelli, il documento ribadisce alcuni diritti già presenti nell'acquis dell'UE e nelle normative internazionali in materia di parità e garanzie di accesso al mercato del lavoro e protezione sociale, integrandoli in modo da tener conto delle nuove realtà.  

Categorie di intervento del pilastro europeo dei diritti sociali

Lo scopo del pilastro, infatti, è sostenere mercati del lavoro e sistemi previdenziali più equi e ben funzionanti, attraverso 20 principi chiave strutturati su 3 principali categorie di intervento:
  1. Pari opportunità e accesso al mercato del lavoro:
  • Istruzione, formazione e apprendimento permanente
  • Parità di genere
  • Pari opportunità
  • Sostegno attivo all’occupazione

2. Condizioni di lavoro eque:

  1. Occupazione flessibile e sicura
  2. Retribuzioni
  3. Informazioni sulle condizioni di lavoro e sulla protezione in caso di licenziamento
  4. Dialogo sociale e coinvolgimento dei lavoratori
  5. Equilibrio tra attività professionale e vita familiare
  6. Ambiente di lavoro sano, sicuro e adeguato e protezione dei dati

3. Protezione sociale e inclusione

  • Assistenza all’infanzia e sostegno ai minori
  • Protezione sociale
  • Prestazioni di disoccupazione
  • Reddito minimo
  • Reddito e pensioni di vecchiaia
  • Assistenza sanitaria
  • Inclusione delle persone con disabilità
  • Assistenza a lungo termine
  • Alloggi e assistenza per i senzatetto
  • Accesso ai servizi essenziali
   

Come intervengono i fondi europei

In tale contesto, i fondi europei e in particolare il Fondo Sociale Europeo (FSE) - specchio delle principali politiche e linee di indirizzo dell’Unione – avranno il ruolo diassicurare il sostegno finanziario necessario per l’attuazione di molti aspetti fondamentali del pilastro, rafforzando la propria azione di supporto alla realizzazione di progetti i cui obiettivi siano in linea con i principi da esso enunciati e contribuiscano a garantirne il rispetto in tutti gli Stati membri. La Strategia Europa 2020, come noto ormai, tra le sue priorità chiave annovera la crescita inclusiva, vale a dire la promozione di un'economia con un alto tasso di occupazione, in grado di favorire la coesione sociale e territoriale, e tra i suoi ambiziosi obiettivi per rilanciare il sistema economico prevede che entro il 2020 il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni debba avere un lavoro e che 20 milioni di persone in meno siano a rischio di povertà. Tra le sette iniziative faro presentate dall’Esecutivo per catalizzare i progressi relativi a ciascun tema prioritario, l’Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro intende modernizzare i mercati occupazionali e consentire alle persone di migliorare le proprie competenze in tutto l'arco della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l'offerta e la domanda di manodopera, anche tramite la mobilità dei lavoratori, e la Piattaforma europea contro la povertà mira a garantire coesione sociale e territoriale in modo tale che i benefici della crescita e i posti di lavoro siano equamente distribuiti e che le persone vittime di povertà e esclusione sociale possano vivere in condizioni dignitose e partecipare attivamente alla società. Il pilastro europeo dei diritti sociali, afferma e ribadisce con forza tali principi, con la volontà di ispirare le attività condotte nel contesto del semestre europeo e nell'ottica del completamento dell'Unione economica e monetaria, affinché i diritti fondamentali in esso contenuti possano fungere da guida per la definizione di standard più vincolanti per la zona euro. L'attuazione del pilastro si avvarrà, inoltre, di un quadro di valutazione online per monitorare le tendenze e le prestazioni a livello sociale in tutti i Paesi dell’UE, strumento parimenti utile per identificare le principali criticità da affrontare e a cui dare immediata risoluzione attraverso la realizzazione di progetti innovativi e sostenibili, prendendo le mosse da una fotografia dello stato dell’arte scattata direttamente dalle parti interessate.

Scopri il corso I fondi europei 2014 – 2020. Tecniche e metodi per avere una panoramica dettagliata dei fondi europei e conoscere quali quali programmi di finanziamento nazionali e internazionali possono finanziare il tuo progetto e quali sono i requisiti necessari a presentare proposte progettuali corrispondenti agli standard della Commissione Europea.

 

Rimani aggiornato: Iscriviti alla nostra newsletter

 

La Redazione di Prodos Academy