La Commissione Europea ha pubblicato recentemente un
Rapporto sui risultati e gli impatti dei progetti DEAR (
Development Education & Awareness Raising) delle
Call for proposal 2013 e 2016. Il Report sui Progetti DEAR pone il focus su
- Obiettivi dei progetti e cambiamenti prodotti
- Partecipanti, pubblico e target coinvolti
- Approcci per coinvolgere il pubblico
- Misura in cui i processi e i risultati dei progetti hanno fornito la base per ulteriori interventi e cambiamenti duraturi
Il nostro articolo si focalizza in particolare sui punti 1 e 3, a nostro avviso i più interessanti per orientare le prossime progettazioni. Buona lettura…
La Call per progetti DEAR 2013 invitava a
- Promuovere tra i cittadini europei lo sviluppo della comprensione di un mondo interdipendente e della consapevolezza del loro ruolo al suo interno in termini di responsabilità e stili di vita; - Sostenere l’impegno attivo dei cittadini nei tentativi globali di sradicare la povertà, promuovere la giustizia, i diritti umani e gli stili di vita sostenibili.
I progetti DEAR realizzati hanno sicuramente contribuito
- Alla capacità delle organizzazioni della società civile e delle autorità locali di prestare maggiore attenzione alle questioni di sviluppo globale;
- Allo sviluppo delle competenze delle persone affinché promuovano efficacemente lo sviluppo sostenibile;
- Al raggiungimento di cambiamenti in relazione alle politiche di acquisto delle imprese, al commercio globale, alle politiche fiscali e di investimento, ai curriculum scolastici, alle relazioni con le comunità locali e alla gestione delle risorse naturali;
- Alla creazione di cambiamenti nel comportamento dei consumatori e delle imprese;
- Alla creazione di uno spazio pubblico di confronto che attiri l’attenzione di cittadini e Stati membri sulle questioni di sviluppo globale.
…Ma rimangono ancora diversi problemi relativi al monitoraggio e alla rendicontazione dei risultati dei progetti DEAR
Come al solito, mancano le prove per una relazione diretta tra l'
outreach (numero di persone raggiunte) e i risultati, in termini di sensibilizzazione reale del pubblico. Inoltre, alcuni progetti riportano solo numeri relativi al target diretto, mentre altri includono stime di quelli contattati indirettamente; risultato: in assenza di un sistema standardizzato, è difficile confrontare i progetti tra loro. Infine, i numeri sono poco significativi perché non dicono nulla sul grado di coinvolgimento del target: ricevere o leggere un articolo di giornale risultante dall'attività di un progetto non è lo stesso che firmare una petizione o partecipare a un corso di formazione che, a sua volta, non è equivale a essere un moltiplicatore a lungo termine del progetto. A questo proposito emerge la necessità di adottare un approccio standardizzato ed è qui che il report propone uno strumento utile: il
modello della piramide del coinvolgimento di Gideon e Rosenblatt che si basa su 6 livelli per misurare il coinvolgimento del pubblico raggiunto dal progetto.
LIVELLO 0 - Consumatore di informazioni sul progetto o sui problemi che questo mira a risolvere:
- E’ esposto alle informazioni sull'azione - Il contatto con l'azione è casuale, ad esempio tramite media, un evento pubblico di strada, materiale promozionale, un annuncio, una lezione o una sessione a scuola.
LIVELLO 1 - Spettatore/consapevolezza:
- È consapevole dell'azione e del problema con cui interagisce - L'impegno è irregolare, ad esempio attraverso visite occasionali a un sito Web del progetto, a un blog o a una pagina di Facebook o tramite l'accesso a un report.
LIVELLO 2: Follower/interessato:
- È interessato all'azione/al problema e mantiene o accetta di essere tenuto aggiornato, senza ulteriore impegno - Il contatto avviene tramite comunicazioni dirette (ad esempio tramite sottoscrizione e-mail,
follower di Twitter, l
ike Facebook). Tuttavia, al di là della partecipazione a un evento pubblico gratuito (come un'esibizione, spettacoli teatrali, discussioni pubbliche), non vi un contributo in termini di energie e impegno.
LIVELLO 3: Sostenitore
- Concorda ed esprime sostegno per l’azione - Accetta di svolgere una semplice azione dopo essere entrato in contatto con il progetto, ad esempio, firma una petizione, avalla e inoltra un messaggio o un link elettronico sul progetto, partecipa a un evento che ha un costo di ingresso, prende parte a una riunione di discussione del progetto, partecipa a un workshop/seminario, o a una sessione della conferenza, cambia il comportamento di acquisto relativo a un articolo o a una gamma di articoli simili.
LIVELLO 4: Attivista
- Si impegna a parti di azione - Partecipa, ad esempio, a una serie di workshop-seminari o una conferenza, aiuta a un evento del progetto, partecipa a un evento pubblico del progetto, testa idee o risorse del progetto, fa una dichiarazione pubblica di supporto personale, modifica il proprio comportamento d'acquisto rispetto a una vasta gamma di articoli.
LIVELLO 5: Moltiplicatore
- È impegnato nell'azione e la promuove con gli altri - Promuove sistematicamente le questioni sollevate dal progetto nel proprio ambiente sociale o lavorativo, ad esempio, promuove il coinvolgimento nelle problematiche e nelle idee del progetto tra amici e conoscenti, tra le persone della comunità locale o sul posto di lavoro.
LIVELLO 6: Innovatore
- È impegnato nell'azione/nei problemi e sviluppa e implementa (nuove) idee per la sua promozione - Lavora e si rivolge agli altri per sviluppare e implementare nuove idee per le azioni; ad esempio, introduce nuovi approcci nelle scuole, organizza attività creative/eventi mediatici, avvia incontri di lobby con i decisori, sviluppa nuove formulazioni di policy. La piramide del coinvolgimento è solo uno dei tanti strumenti che possono aiutarci a valutare i risultati e gli impatti di un progetto di sensibilizzazione. E’ molto difficile “misurare” un aspetto tanto soggettivo come il cambiamento del pensiero/comportamento nel target, ma è sempre più fondamentale utilizzare uno standard che permetta non solo di misurare i nostri risultati, ma anche di confrontarli nel tempo con altre nostre iniziative o con quelle degli altri. Solo in questo modo sarà possibile valutare oggettivamente gli impatti e "aggiustare il tiro" nelle prossime progettazioni. Leggi anche