Nel 2017 la Commissione europea ha approvato la
lista di progetti LIFE finanziati nel 2016: su 163 l’Italia se ne è aggiudicata ben 31, per un contributo totale di 83 milioni di euro. Al nostro Paese, infatti, spetta la palma d’oro dei fondi LIFE, seguita da Spagna (79,4 mln per 44 progetti) e Paesi Bassi (33,5 mln per 5 progetti).
Dei 31 progetti vinti, 27 ricadono nel sotto-programma
Ambiente: 5 rientrano nel settore
Natura e biodiversità (19.3 milioni di euro), 18 sono progetti nel settore
Ambiente e uso efficiente delle risorse (45.5 milioni), 4 sono iniziative di
Governance e informazione ambientale (6 milioni). Per il sotto-programma
Azione per il clima sono stati approvati 3 progetti nell’ambito del settore
Adattamento ai cambiamenti climatici (9.3 milioni di euro) e un progetto a valere sull’azione
Mitigazione dei cambiamenti climatici. Molto ampie le aree di intervento dei progetti italiani attualmente attivi: tecnologie verdi, adattamento ai cambiamenti climatici, gestione urbana integrata, mobilità, qualità dell’acqua e dell’aria, turismo sostenibile, efficienza energetica e molte altre. I principali beneficiari dei progetti approvati sono autorità locali e regionali, PMI, università e centri di ricerca, grandi imprese, ONG, organizzazioni pubbliche, enti di formazione. La durata media dei progetti è compresa fra 2 e 5 anni. Vediamo adesso nel dettaglio alcune delle proposte più interessanti tra quelle che si sono aggiudicate il co-finanziamento dell’Unione europea attraverso il programma LIFE:
Settore NATURA E BIODIVERSITA’ LIFE REDUNE: Ripristino delle dune costiere dell’Adriatico settentrionale Gli ecosistemi dunali condividono una lunga storia di sfruttamento e di gestione impropri che causano gravi problemi ambientali, fra cui perdita di habitat, diffusione di specie aliene, crescenti minacce alle specie autoctone, perdita di resilienza delle comunità vegetali. L’obiettivo del progetto è quello di ripristinare e mantenere gli habitat di dune di quattro siti Natura 2000 lungo la costa adriatica del Nord, attraverso l’uso di un approccio ecosistemico che considera tutte le componenti coinvolte (attività umane, habitat, specie e processi fisici), nonché di salvaguardare popolazioni di Stipa veneta, una pianta endemica nelle dune dell’Italia nordorientale, oggi a rischio di scomparire.
Settore AMBIENTE E USO EFFICIENTE DELLE RISORSELIFE MATHER: Uno strumento per aiutare le aziende a rispettare la legislazione ambientale Le sostanze chimiche potenzialmente nocive impiegate nel settore dei prodotti di consumo di massa (ad esempio gli elettrodomestici) dovrebbero essere regolate, monitorate e, se possibile, sostituite con alternative più sicure. Questo progetto svilupperà uno strumento ICT altamente innovativo per raccogliere, monitorare e rendere accessibili i dati chimici utilizzati nei prodotti dalle aziende, collegando ogni sostanza chimica sia al quadro normativo pertinente che ai suoi effetti nocivi noti. Il progetto si propone di sensibilizzare sia le aziende produttrici che i decisori politici sugli impatti che le sostanze chimiche utilizzate nei prodotti di consumo hanno sull'ambiente e sulla salute umana, favorendo un più rapido ed efficace rispetto delle Direttive e delle normative ambientali e chimiche dell’UE.
Scopri chi è Stefano Picchi Green Organic Agents for Sustainable Tanneries (GOAST): produrre pelli senza usare cromo Produrre pelli senza usare cromo e altri contaminanti chimici altamente nocivi è possibile, grazie ad un innovativo progetto
close-to-market, ideato da un'impresa veneta leader nella lavorazione delle pelli, con la collaborazione dell'Università Ca' Foscari di Venezia. La tecnologia promette un minore impatto sull'ambiente e sulle risorse idriche del suolo rispetto al processo standard di conceria cromata, garantendo comunque elevati standard di qualità delle pelli lavorate. Si prevede, inoltre, che il processo ridurrà il consumo di acqua (di circa il 20%) e consentirà il riciclaggio / riutilizzo del 10% degli agenti di conceria.
Settore GOVERNANCE E INFORMAZIONE AMBIENTALESIC2SIC: in bici attraverso la Rete Natura 2000 italiana La Rete Natura 2000 copre circa il 21% del territorio italiano e custodisce un importante patrimonio di biodiversità, seriamente minacciato da degrado e frammentazione degli habitat, introduzione di specie esotiche invasive e sovrasfruttamento di risorse e specie. Ciò è in parte imputabile alla scarsa conoscenza dei Siti della Rete da parte della cittadinanza e alla mancanza di un fattivo dialogo tra popolazioni e istituzioni comunitarie nella progettazione, nella gestione e nel finanziamento della Rete. Il Progetto LIFE Sic2Sic intende promuovere una partecipazione attiva e consapevole della cittadinanza alla tutela della biodiversità nei siti della Rete Natura 2000, favorendo comportamenti ecosostenibili nella fruizione del territorio (itinerari ciclistici e turismo sostenibile) e attivando un modello collaborativo tra tutti i soggetti che compongono la
governance territoriale.
Settore ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICIDESERT-ADAPT: nuove opportunità per le aree mediterranee minacciate dalla desertificazione L’adattamento al cambiamento climatico è di particolare importanza per le regioni europee dell’area Mediterranea che stanno sperimentando in misura crescente gli effetti negativi del cambiamento climatico come siccità e temperature estreme. L’obiettivo principale del Progetto Desert-Adapt è documentare strategie e tecnologie innovative, in grado di ribaltare le attuali tendenze alla desertificazione, migliorando la qualità e la conservazione del suolo attraverso l'applicazione di metodi come l’interpiano, la riforestazione, le tecnologie di risparmio idrico per aumentare la resilienza delle comunità locali al clima. Sei interessato a partecipare ad un progetto LIFE? Migliora le tue competenze con il corso online “
Fondi europei per l’ambiente”, a cura di Stefano Picchi. Il corso, ricco di esempi pratici e strumenti metodologici, ti aiuta a strutturare una proposta efficace e in linea con i criteri di valutazione della Commissione europea.
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