La Commissione europea, con la decisione di esecuzione (UE) 2018/210 del 12 febbraio 2018, ha adottato il
multiannual Work programme 2018-2020 del
Programma LIFE, lo strumento finanziario dell'Unione europea dedicato all'
ambiente e all'azione per il clima, che vede l'introduzione di alcune importanti novità.
Le novità del programma LIFE
Le risorse disponibili per il
periodo 2018-2020 ammontano a 1 657 063 miliardi di euro di cui 1 243 817 750 miliardi per il sottoprogramma Ambiente e 413 milioni di euro per il sottoprogramma Clima. L'attuale programma di lavoro pluriennale LIFE tiene conto di alcuni cambiamenti e aggiornamenti nella politica dell'UE:
- il piano d'azione per l'economia circolare
- il piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia.
Inoltre, tenendo conto dell'esperienza maturata nel periodo 2014-2017 e, in particolare, delle raccomandazioni formulate nell'ambito della valutazione intermedia, l'attenzione per il triennio 2018-2020 si focalizza su 3 aspetti principali:
- la semplificazione delle procedure per la presentazione di domande e relazioni;
- la replica dei risultati del progetto;
- il miglioramento della strategia di comunicazione.
La valutazione intermedia ha confermato la
capacità del programma LIFE di promuovere sinergie nel quadro del programma stesso. L'importanza della dimensione sociale nelle politiche europee conduce alla necessità di incentivare ancora di più tali sinergie tra la dimensioni ambientale, economica e sociale dello sviluppo sostenibile. Il nuovo programma di lavoro continua inoltre a sostenere gli
investimenti nell'efficienza energetica. Lo Strumento Finanziario Privato per l’Efficienza Energetica (PF4EE), che ha già sostenuto progetti per un valore di 80 milioni di euro tra il 2014 e il 2017, per il prossimo triennio beneficerà di ulteriori 75 milioni di euro.
La nuova procedura per il sottoprogramma Ambiente
La nuova procedura di presentazione delle domande per i progetti del sottoprogramma Ambiente rappresenta la principale novità del triennio 2018-2010; prevede la
sperimentazione di un metodo organizzato in 2 fasi:
- presentazione di una descrizione di massima del contenuto del progetto;
- presentazione della proposta dettagliata da parte dei candidati le cui descrizioni di massima sono state classificate come proposte valide per il finanziamento.
La sperimentazione della procedura potrà essere estesa, negli anni successivi, anche al sottoprogramma Azione per il Clima in base al riscontro ricevuto dai beneficiari. Il sottoprogramma Ambiente vede anche un'ulteriore novità per quanto riguarda il
numero dei temi dei progetti che scendono da 87 a 42, al fine di concentrare ed orientare i candidati verso le priorità strategiche dell'UE in particolare verso i temi dell'economia circolare e della biodiversità.
Novità per entrambi i sottoprogrammi
Per entrambi i sottoprogrammi le novità si riferiscono al
trasferimento dei risultati dei progetti e la partecipazione e il coinvolgimento del settore privato, in particolare:
- sottolineando i vantaggi degli approcci di prossimità al mercato quale strumento per garantire la sostenibilità dei risultati del progetto;
- incoraggiando azioni di sostegno che contribuiscano a sviluppare progetti pronti per gli investimenti e sostenibili sotto il profilo economico e ambientale, in grado di mobilitare ulteriori risorse e garantire maggiore complementarietà tra fondi pubblici e privati.
Per quando riguarda il trasferimento dei risultati:
- dare maggiore risalto alla necessità di prosecuzione, replica e/o trasferimento dei risultati dei progetti sin dalla fase di aggiudicazione delle sovvenzioni;
- rafforzamento dell'orientamento ai risultati attraverso l'introduzione dell'obbligo di produrre effetti misurabili sull'ambiente o sui cambiamenti climatici in tutti i settori prioritari
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