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20 Settembre 2022

Project Cycle Management: le fasi del processo progettuale

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Come si trasforma un'idea in un progetto sostenibile, innovativo ma soprattutto idoneo a ottenere un finanziamento? La definizione di una buona idea progettuale è il primo passo per lo sviluppo successivo del progetto. La presentazione di un progetto è, infatti, soltanto una delle tappe del percorso: per questo motivo la Commissione europea ha introdotto, alla fine degli anni Novanta, la metodologia del Project Cycle Management.

Si tratta di uno strumento che intende garantire una maggiore efficacia dei progetti e dei programmi e una più semplice gestione delle varie fasi, dall'idea alla realizzazione e valutazione del progetto. Il Project Cycle Management o PCM è il metodo più conosciuto e propone quattro fasi del processo progettuale.

Il processo progettuale in 4 fasi

Gestire un progetto non è un'impresa facile: fasi e metodi di progettazione sono imprescindibili passaggi che se trascurati rischiano di vanificare tutto il lavoro. Per questo il PCM risulta un metodo efficace che consente di sottoporre il progetto a verifica continua sin dalla prima formulazione. È da sottolineare che il Project Cycle Management non è un metodo statico, permette infatti di intervenire in itinere con modifiche e miglioramenti in base al contesto e alle problematiche sopraggiunte.

  1. Fase di avvio: dall'idea ad una prima definizione del progetto. Scopo di questa prima fase è definire quali sono gli obiettivi del progetto; analizzare i problemi in cui si potrebbe incorrere e studiare il contesto, quindi il territorio di riferimento. Oltre agli obiettivi, fondamentale la definizione dei partner del progetto, necessari per la sua realizzazione. È questo il momento di stabilire se il progetto abbia o meno possibilità di successo e valutare uno studio di fattibilità. Al termine di questa fase, il piano redatto deve essere accettato dagli stakeholder (portatori di interesse nei confronti del progetto) e un project manager prenderà il controllo del lavoro da svolgere.
  2. Fase di progettazione: definizione delle attività. Implica un'ulteriore definizione del progetto e delle attività, risorse professionali e mezzi necessari; vengono anche definite le tempistiche e il budget con stime dei costi di manodopera, materiali e attrezzature. Viene affrontato il tema della gestione del rischio: quali minacce possono mettere a rischio il completamento del progetto?
  3. Fase di esecuzione: è la parte operativa del progetto. Vengono realizzate tutte le attività pianificate rispetto ai vincoli temporali e finanziari prefissati in fase di progettazione. Il successo dipende dal livello di efficacia e accuratezza con cui è stata eseguita la fase precedente. Responsabilità del project manager è di garantire una collaborazione efficace tra le parti interessate del progetto e monitorare i progressi.
  4. Fase di chiusura: valutazione dei risultati del progetto. È dedicata all’analisi dei risultati conseguiti e caratterizzata da una serie di attività amministrative gestionali. Viene valutata la qualità dell’output rispetto agli obiettivi definiti inizialmente, ponendo attenzione sulla consegna dei risultati, sulla documentazione e sulla comunicazione della chiusura del progetto a tutte le parti interessate.