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26 Gennaio 2018

Integrazione dei migranti: vademecum per un'utilizzo efficace dei fondi UE

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La Commissione europea ha pubblicato un vademecum per aiutare le autorità nazionali e regionali a definire strategie per progetti di integrazione dei migranti e a individuare le risorse UE disponibili.  

Il toolkit sull'utilizzo dei fondi europei per l'integrazione dei migranti

Già nella Comunicazione della Commissione europea del 7 giugno 2016, Piano d'azione sull'integrazione dei cittadini di Paesi terzi, erano stati individuati orientamenti e misure di sostegno operativo e finanziario dell’Unione europea alle politiche degli Stati membri. La pubblicazione del toolkit è un ulteriore passo in questa direzione, aiuterà infatti le autorità di finanziamento degli Stati membri a migliorare l'utilizzo dei finanziamenti UE della programmazione 2014-2020 per l'integrazione, migliorandone il coordinamento e l'implementazione, e rafforzandone le sinergie. La pubblicazione del vademecum, inoltre, coincide con l'introduzione di una nuova priorità di finanziamento del FESR, il Fondo europeo di sviluppo regionale, dedicata esclusivamente all'integrazione dei migranti.  

Gli strumenti finanziari a disposizione degli Stati

Gli Stati membri dispongono di diversi fondi UE a loro disposizione per investire nell'integrazione di persone provenienti da Paesi terzi. Questi includono sia strumenti di finanziamento nell'ambito della gestione indiretta, i fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE), il Fondo asilo migrazione e integrazione (FAMI), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) e il Fondo Sociale europeo (FSE), e anche finanziamenti a gestione diretta, come: il Programma per l'occupazione e l'innovazione sociale EaSI e il Programma per i diritti, l’uguaglianza e la cittadinanza.     L'Unione europea, sul tema dell'integrazione dei migranti ha una competenza operativa di sostegno e coordinamento, che attua attraverso la promozione dello scambio di buone pratiche tra gli Stati UE, e il monitoraggio dei risultati e dell'impatto delle politiche di integrazione attuate. La Commissione prevede un approccio più strategico e coordinato per l'uso dei fondi UE a sostegno delle misure d’integrazione nazionali, al fine di massimizzare il potenziale delle risorse disponibili. Affinché i fondi dell'UE rispondano al meglio alle sfide poste vengono delineate una serie di misure da seguire. In primo luogo, è essenziale disporre di quadri strategici nazionali e/o locali basati sull'efficacia e sui risultati delle politiche attuate. Questo affinché Stati membri e autorità regionali possano disegnare interventi futuri adeguati, sulla base delle linee guida stabilite. A tal fine, i progetti finanziati dall'UE in tutta Europa offrono preziose lezioni e ispirazione alle autorità nazionali, regionali o locali. La sovrapposizione tra gli strumenti di finanziamento dell'UE richiede inoltre un rafforzamento dei meccanismi di coordinamento e l'instaurazione di sinergie tra di essi. Tale sinergia deve essere costruita in ognuna delle seguenti fasi:
  1. programmazione: i bisogni identificati su cui intervenire, possono trovare risorse in più fonti di finanziamento
  2. inviti a presentare proposte: dovrebbero essere coordinati sia a livello temporale che tematico
  3. progetti: prevedere come elemento aggiuntivo di valutazione un punteggio per i progetti coordinati.
 

Le priorità del vademecum

Il vademecum sui fondi UE individua 5 priorità su cui intervenire:
  1. accoglienza
  2. istruzione
  3. occupazione
  4. alloggio
  5. accesso ai servizi pubblici.
  Per ognuna di esse vengono indicate:
  • le problematiche più urgenti su cui intervenire
  • le misure di sostegno adeguate
  • il fondo europeo e/o i fondi adatti.
  Il Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, DimitrisAvramopoulos, ha dichiarato: "Investire nelle politiche di integrazione oggi è fondamentale per garantire che la società europea rimanga in futuro prospera, coesa e inclusiva. Questa sarà la nostra priorità per i prossimi anni. Solo attraverso un'integrazione riuscita potremo rendere la migrazione una reale occasione per tutti, per i nostri cittadini, per i migranti e i rifugiati e per le nostre società in generale."  
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