La Commissione europea ha pubblicato un
vademecum per aiutare le autorità nazionali e regionali a definire strategie per progetti di integrazione dei migranti e a individuare le risorse UE disponibili.
Il toolkit sull'utilizzo dei fondi europei per l'integrazione dei migranti
Già nella
Comunicazione della Commissione europea del 7 giugno 2016,
Piano d'azione sull'integrazione dei cittadini di Paesi terzi, erano
stati individuati orientamenti e misure di sostegno operativo e finanziario dell’Unione europea alle politiche degli Stati membri. La pubblicazione del toolkit è un ulteriore passo in questa direzione, aiuterà infatti le autorità di finanziamento degli Stati membri a
migliorare l'utilizzo dei finanziamenti UE della programmazione 2014-2020 per l'integrazione, migliorandone il coordinamento e l'implementazione, e rafforzandone le sinergie. La pubblicazione del vademecum, inoltre, coincide con l'introduzione di una
nuova priorità di finanziamento del FESR, il Fondo europeo di sviluppo regionale
, dedicata esclusivamente all'integrazione dei migranti.
Gli strumenti finanziari a disposizione degli Stati
Gli Stati membri dispongono di diversi fondi UE a loro disposizione per investire nell'integrazione di persone provenienti da Paesi terzi. Questi includono sia
strumenti di finanziamento nell'ambito della gestione indiretta, i
fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE), il Fondo asilo migrazione e integrazione (FAMI), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) e il Fondo Sociale europeo (FSE), e anche finanziamenti a
gestione diretta, come: il
Programma per l'occupazione e l'innovazione sociale EaSI e il
Programma per i diritti, l’uguaglianza e la cittadinanza.
L'Unione europea, sul tema dell'integrazione dei migranti ha una
competenza operativa di sostegno e coordinamento, che attua attraverso la promozione dello scambio di buone pratiche tra gli Stati UE, e il monitoraggio dei risultati e dell'impatto delle politiche di integrazione attuate.
La Commissione prevede un approccio più strategico e coordinato per l'uso dei fondi UE a sostegno delle misure d’integrazione nazionali, al fine di massimizzare il potenziale delle risorse disponibili. Affinché i fondi dell'UE rispondano al meglio alle sfide poste vengono delineate una serie di misure da seguire. In primo luogo, è essenziale disporre di
quadri strategici nazionali e/o locali basati sull'efficacia e sui risultati delle politiche attuate. Questo affinché Stati membri e autorità regionali possano disegnare interventi futuri adeguati, sulla base delle linee guida stabilite. A tal fine,
i progetti finanziati dall'UE in tutta Europa offrono preziose lezioni e ispirazione alle autorità nazionali, regionali o locali. La sovrapposizione tra gli strumenti di finanziamento dell'UE richiede inoltre un
rafforzamento dei meccanismi di coordinamento e l'instaurazione di sinergie tra di essi. Tale sinergia deve essere costruita in ognuna delle seguenti fasi:
- programmazione: i bisogni identificati su cui intervenire, possono trovare risorse in più fonti di finanziamento
- inviti a presentare proposte: dovrebbero essere coordinati sia a livello temporale che tematico
- progetti: prevedere come elemento aggiuntivo di valutazione un punteggio per i progetti coordinati.
Le priorità del vademecum
Il vademecum sui fondi UE individua 5 priorità su cui intervenire:
- accoglienza
- istruzione
- occupazione
- alloggio
- accesso ai servizi pubblici.
Per ognuna di esse vengono indicate:
- le problematiche più urgenti su cui intervenire
- le misure di sostegno adeguate
- il fondo europeo e/o i fondi adatti.
Il Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza,
DimitrisAvramopoulos, ha dichiarato:
"Investire nelle politiche di integrazione oggi è fondamentale per garantire che la società europea rimanga in futuro prospera, coesa e inclusiva. Questa sarà la nostra priorità per i prossimi anni.
Solo attraverso un'integrazione riuscita potremo rendere la migrazione una reale occasione per tutti, per i nostri cittadini, per i migranti e i rifugiati e per le nostre società in generale."
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